“Being as True” according to Aquinas
DOI:
https://doi.org/10.17421/1121_2179_1995_04_01_LlanoAbstract
Una corrente forte della filosofia contemporanea propone l’analisi linguistica come la nuova «philosophia prima». Questa proposta si basa sulle tesi che il senso principale di ens sia verum, e che lo studio proprio della verità sia l’analisi formale delle proposizioni. Nella filosofia realista di Aristotele e Tommaso d’Aquino, il verum è un senso distinto di ens, senza però esserne il senso principale. La dottrina tommasiana sulla verità concorda con la filosofia analitica nel situare la verità nel giudizio. Ma per Tommaso la verità del giudizio non si può trovare, né spiegare, a livello dell’analisi formale; il giudizio vero e il giudizio falso sono ugualmente giudizi, ma non ugualmente veri. È soltanto la nozione della verità come corrispondenza con la cosa — che non è affatto una somiglianza alla cosa — che spiega perché la verità appartiene propriamente al giudizio. Ciò vuol dire che fare del verum il senso principale di ens è fraintendere la natura della verità stessa.