La metafisica classica e i sensi dell’essere
Il ‘tomismo analitico’ di fronte alla quantificazione logica
DOI:
https://doi.org/10.19272/202400702003Parole chiave:
Esistenza, Frege, Tomismo, Realismo, Differenza ontologicaAbstract
L'articolo si propone di analizzare la questione dell'Essere, nel suo significato di ‘esistenza', in relazione alla teoria della quantificazione logica. Vengono presi in considerazione alcuni autori che ritengono che l'impronta realista della filosofia fregeana possa dare un contributo decisivo alla chiarificazione della dottrina classica, e soprattutto tomistica, sui diversi significati del verbo essere. L'uso del quantificatore esistenziale sarebbe quindi uno – e non l'unico – dei significati che appartengono all'‘è’, inteso come ‘esistere’, e sarebbe inoltre un significato derivato dall'esistenza effettiva, in analogia al modo in cui esse ut verum si fonda sull'actus essendi. Tuttavia, questa concezione si basa su una teoria della conoscenza che soffre di un presupposto gnoseologistico e, in ultima analisi, naturalistico. Recuperando una corretta ‘logica della presenza’, è possibile mostrare come le difficoltà incontrate dalla teoria della quantificazione logica siano riconducibili alla mancata tematizzazione di una certa ‘differenza ontologica’ tra essere ed ente.