Realtà, esistenza, mondi possibili
DOI:
https://doi.org/10.19272/202400702004Parole chiave:
Metafisica, Trascendenza, Entità fittizie, Mondi possibili, Prova a priori dell'esistenza di DioAbstract
Finora la metafisica si è affidata alla stessa concezione della realtà che prevale nel senso comune e nella scienza naturale, ossia l’essere un possibile oggetto dell'esperienza sensibile: ma secondo le regole della logica tale concezione è incompatibile con l’affermazione e persino l’assunzione di una realtà soprasensibile. Tuttavia, non abbiamo motivo di accettarlo perché deriva da un’indebita assolutizzazione del criterio pragmatico secondo il quale il mio corpo reale è anteposto ai miei corpi sognati o immaginati e il mio mondo reale è anteposto a tutti quei mondi possibili leibniziani che alcuni filosofi analitici considerano giustamente reali quanto il nostro mondo reale. In effetti, una corretta ontologia deve ammettere l’identità ultima di possibilità e realtà; quanto all’esistenza di Dio, essa va dimostrata a priori, sul modello dell'argomento di sant’Anselmo, non a posteriori.