La condición natural y originaria del dominium entre los hombres. Tomás de Aquino entre Agustín de Hipona y el neorrepublicanismo
DOI:
https://doi.org/10.19272/202400701003Parole chiave:
Dominium, Epistemologia del peccato originale, Libertà come non-dominio, Aristotelismo medievale, Tommaso d’AquinoAbstract
Il presente lavoro studia l’insegnamento di Tommaso d’Aquino in S. th., i, q. 96, a. 4, che discute il pensiero di Agostino d’Ippona, in particolare De civitate Dei, XIX. 15. Prima di ciò, esplora la coincidenza essenziale nel concetto di dominium tra il neorepubblicanesimo e le affermazioni ciceroniane e agostiniane su di esso. Dopo una descrizione essenziale della comprensione tomistica del dominium tra gli esseri umani, l’argomentazione prosegue affrontando la questione della sua condizione: mentre per l’Aquinate il dominium è qualcosa di naturale e prelapsario, per Agostino, pur mantenendo alcuni tratti della natura umana, non è prelapsario, ma postlapsario, cioè come risultato del peccato originale. A questo proposito, il saggio discute una recente interpretazione che non può fare a meno di confondere le filosofie della dominium dell’Aquinate e di Agostino.